Riduzione delle postazioni dirigenziali dell’amministrazione regionale. L’ha stabilita il governo nella seduta di giunta di questa mattina. La riorganizzazione proposta dalla Segreteria generale prevede un taglio del 33 per cento tra aree, servizi, unità di staff e unità operative. La diretta conseguenza è una cura dimagrante per 273 strutture intermedie degli attuali 30 dipartimenti. Infatti, si passerà da 834 uffici a 561. Nel dettaglio, ci saranno 97 aree, 370 servizi e 94 unità.
La riduzione maggiore riguarderà le unità operative che passeranno da 376 a 94, sopprimendo quasi tutte quelle centrali. La pianta organica attuale prevede 752 dirigenti, ma in servizio alla data odierna ne risultano solo 559, che dovrebbero diventare 492 alla fine del 2026 e 421 alla fine del 2027.
«In questa previsione il governo ha già approvato la riforma della dirigenza, che verrà discussa in Ars subito dopo la sessione di bilancio – afferma il presidente della Regione, Renato Schifani – Una norma propedeutica per poter riaprire la stagione dei concorsi per rinnovare la dirigenza e renderla rispondente alle attuali esigenze di una pubblica amministrazione efficiente e più vicina ai cittadini. Nel Piano integrato di attività e organizzazione (Piao) della Regione, nei prossimi quattro anni sono previste in totale 262 posti da mettere a concorso. Ringrazio il segretario generale Margherita Rizza per aver svolto un lavoro certosino, con il quale sono state gettate le basi per disegnare l’amministrazione del futuro».
La nuova proposta di “razionalizzazione degli assetti organizzativi” dei dipartimenti, che dovrà adesso compiere l’intero iter amministrativo che si concluderà con il parere del Cga e il visto della Corte dei conti, arriva a tre anni di distanza dalla precedente. Nelle more dell’entrata in vigore, la giunta ha deliberato anche la proroga di tre mesi per gli incarichi di tutti i dirigenti delle strutture intermedie.
Novità anche per il personale alle soglie della pensione che, in minima percentuale, potrà restare in servizio fino al compimento dei 70 anni in virtù della legge statale di Bilancio 2025, qualora ricorrano esigenze legate anche alle attività di tutoraggio e affiancamento ai neoassunti. In particolare, il provvedimento potrà riguardare massimo 6 dirigenti e 15 funzionari, con priorità per le strutture intermedie che si occupano di risorse idriche, ciclo rifiuti, liste d’attesa in campo sanitario e contrasto alla povertà, oltre alla gestione di fondi extraregionali e della coesione.
Tra gli altri punti approvati in giunta e che riguardano il personale del comparto, è stata decisa la stabilizzazione negli organici della Regione di 3 assistenti e 20 funzionari attualmente in posizione di “comando” proveniente da altre amministrazioni pubbliche, come previsto da una recente norma dello Stato.
Inoltre, su proposta del presidente Schifani, è stato disposto il potenziamento dell’organico del settore rifiuti dell’assessorato dell’Energia con l’ingresso di 20 persone. Il reclutamento avverrà attraverso due modalità: il 50% delle unità sarà acquisito tramite lo scorrimento di graduatorie di concorsi già espletati, mentre il restante 50% attraverso la mobilità di personale interno da altri dipartimenti.
«Siamo consapevoli che il fabbisogno di personale è più ampio – conclude Schifani – ma queste 20 assunzioni rappresentano un segnale concreto e immediato di attenzione del governo verso un settore cruciale. È l’inizio di un percorso che proseguirà per garantire al dipartimento le risorse umane necessarie ad affrontare le sfide ambientali che attendono la Sicilia».
Sicilia. Giunta: ok a riorganizzazione dipartimenti, taglio dirigenti, potenziamento di Acque e rifiuti. Schifani: «Prevista stagione di concorsi»
Mer, 17/12/2025 - 13:00
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